Nel Rinascimento la musica profana non solo ha piena dignità d'arte, ma acquista un significato spirituale. Ma la musica profana è soprattutto musica di corte, legata ad una nuova aristocrazia ricca e colta; è in questo periodo che si sviluppa la figura del mecenate, ovvero colui che si circonda di artisti e li mantiene in cambio della loro presenza e dei loro servigi. Per tutto il Rinascimento le corti italiane sono il centro della vita musicale europea e il punto d'incontro per tutti i musicisti d'Europa, che allietano con le loro composizioni, tutti i momenti salienti: feste banchetti, ricevimenti ,ecc.
Gli strumenti musicali nel RinascimentoNel Rinascimento si vede principalmente un notevole sviluppo della musica vocale, ma anche l'evoluzione di certi strumenti utilizzati nel medioevo; è infatti in questo periodo che strumenti sia a corda che a fiato si perfezionano e vanno a formare varie famiglie, nelle quali lo strumento è presente in varie dimensioni e timbri. Nel Rinascimento la scelta degli strumenti necessari all'esecuzione di un brano non è fatta in precedenza ma al momento dell'esecuzione,in base al luogo, al numero dei musicisti e agli strumenti a disposizione. Gli strumenti sono suddivisi in 3 classi: strumenti a fiato, a corda e a tastiera.
Strumenti a fiatoBombarda: strumento ligneo a fiato usato principalmente durante il periodo rinascimentale. Ha in genere 7 fori, l'ultimo dei quali è chiuso da una chiave, un corpo sottile e una forma concava.
Cornamusa: è costituito da una sacca di pelle di pecora alla quale una canna corta o un soffietto per l'insufflazione dell'aria e una o più canne sonore, ad ancia semplice o doppia. Uno dei tubi è munito di fori digitali e serve per eseguire la melodia; gli altri fungono da accompagnamento o bordone.
Cornetto: è costituito da un tubo di legno o avorio leggermente ricurvo, ricoperto di pelle o di pergamena, terminami con un'apertura a sezione ottagonale; sono presenti 6 fori e un bocchino separato.
Cromorno: strumento a fiato a forma ricurva, ad ancia incapsulata, con canna cilindrica e 6 o 7 fori.
Dulciana: detta anche dolciana è uno strumento di origine rinascimentale ad ancia doppia, antecedente al moderno fagotto.
Flauto dolce: è costituito in legno con imboccatura a becco. Una caratteristica dei flauti molto grandi è la presenza di leve terminanti in un tampone di cuoio, che hanno la funzione di otturare i fori lontani. Questo primo tipo di chiave è detta 'aperta' per distinguerla da un altro tipo di chiave più recente detta 'chiusa'.
Flauto traverso: è di legno, ha una forma cilindrica ed è suddiviso in quattro taglie che formano una famiglia.
Racket: è formato da un cilindro di legno o avorio rivestito e forato internamente da 9 o 10 canali paralleli, comunicanti con il primo canale. Il cannello e una parte dell'ancia scompaiono all'interno di un pezzo d'avorio che serve come protezione; 10 o 13 fori esterni per le dita sono posti in corrispondenza dei canali interni.
Schryari: lo si può definire come una sorta di rudimentale fagotto.
Sordone: è ricavato da un unico pezzo di legno ed è munito di un foro laterale che gli serve da padiglione.
Trombone: è formato da due tubi rettilinei e paralleli, uniti fra loro alla base da un altro tubo, quest'ultimo ripiegato e capace di scorrere sui primi due. La coulisse e i tubi rettilinei formano infatti un tubo unico la cui lunghezza può variare.
Strumenti a cordaArpa: durante il Rinascimento, l'arpa, sul continente rimane diatonica, distinguendosi così dalla piccole arpa gallese, che era cromatica già dal medioevo; nel XVI secolo si
arricchisce di numerose corde.
Cetra: strumento a corde pizzicate, formato da un fondo piatto e un manico allungato con corde metalliche doppie che avevano la caratteristica di essere legate nella parte inferiore non su una barra fissata alla tavola, ma sulla fascia inferiore.
Chitarra: diffusa nel XVI secolo con 4 corde. (si arricchisce più tardi di un'ulteriore corda)
Giga: strumento di origine medioevale a 3 o 4 corde; (nel XVI secolo la giga si suddividerà in 4 strumenti di diverso registro: soprano, contralto, tenore e basso)
Lira da braccio: la lira da braccio ha conservato la cavigliera diritta dell'antica viella; essa era a forma di cuore ed era forata dai piroli. La lira da braccio possedeva 5 corde di cui le due più gravi erano poste al di fuori dal manico e fungevano da bordoni.
Liuto: il liuto propriamente detto possiede una cassa a forma di mezza pera prolungatesi in un manico che termina con una cavigliera ad angolo retto. In origine il liuto possedeva 4 corde semplici e accordate per una successione di una quarta, una terza e ancora una quarta. Verso il 1350 ogni corda viene raddoppiata per rinforzare la sonorità. Nel 1400 circa viene introdotta una quinta corda, semplice; (più tardi, nel 1500 verrà effettuata l'ultima modifica, consistente nell'aggiunta di una sesta corda doppia)
Ribeca: generalmente ha 3 corde ed una forme molto simile al rabab arabo. Viene suonata con un arco molto corto e a forma di vero arco.
Tromba marina: intorno al 1500 adotterà il pirolo laterale in luogo di quello frontale; nei decenni successivi, esso sarà dotato di un ponticello sempre più asimmetrico in luogo a quello di piedi uguali.
Vihuela: è uno strumento a corde pizzicate simile a una chitarra. Viene suonato con un plettro, con un arco o anche con le dita.
Viola (da braccio o da gamba): deriva dalla piccola viella e adotta degli incavi a semicerchio che sembra la dividano in due, e la cavigliera piegata all'indietro. La tavola
e il fondo sono leggermente convessi e circondati da filetti intarsiati lungo i fianchi; la parte superiore della cassa è arrotondata e non a punta e le estremità degli incavi
semicircolari si prolungano a forma di becco. La viella da braccio possiede 4 corde mentre quella da braccio ne ha 6 o 7.
Strumenti a tastieraClavicembalo: strumento a tastiera a corde pizzicate, con una cassa armonica a forma di arpa disposta orizzontalmente. Il suono è prodotto da un salterello munito di un becco di penna di corvo o di cuoio indurito che, azionato da un tasto, pizzicale corde tese sopra la cassa armonica.
Clavicordo: è costituito solitamente da una cassa armonica rettangolare, di limitate dimensioni, all'interno della quale sono tese le corde; il suono si ottiene percuotendo le corde con le lamine di ottone azionate dai tasti.
Organo: il suo complesso di canne era racchiuso in una cassa si legno posta sulla stessa tribuna e alle spalle dell'organista. Verso la fine del XV secolo vennero introdotte delle canne chiuse, della canne a forma conica capovolte, ed infine dei registri ad ancia.
Regale: tipo di organo portativi di dimensioni ridotte e formato di soli registri ad ancia. L'immagazzinamento e l'espulsione dell'aria verso le ance avviene per mezzo di due mantici sollevati e abbassati alternativamente da un aiutante che si trova di fronte all'esecutore.
Spinetta: varietà di clavicembalo di dimensioni ridotte, con un solo manuale, e disponeva di un'unica corda per ogni tasto e, priva di gambe, veniva appoggiata sopra un mobile.
Virginale: strumento affine alla spinetta e quindi al clavicembalo. Strutturalmente si differenzia dalla spinetta per la cassa rettangolare, per la disposizione della tastiera e delle corde, leggermente oblique.